Strategie Trading: Le Basi dell’Analisi Tecnica

Quando si parla di strategie di trading non si può prescindere dall’analisi tecnica e quindi da tutti quegli strumenti grafici che consentono di effettuare previsioni sui prezzi. Non facciamo quindi riferimento a trucchi o strategie magiche, così come non facciamo riferimento a robot di segnali miracolosi.

In questa pagina, offriamo nozioni per studiare con serietà l’analisi tecnica applicata al trading, al fine di adottare le migliori strategie per la propria attività. Ciascuno adotterà le strategie di trading che ritiene migliori per il proprio caso, a seconda delle proprie preferenze, stile, obiettivi e mercato.

Per studiare la strategia di trading consigliamo l’utilizzo di una piattaforma di trading professionale, come MetaTrader 5.

In questa lunga pagina scopriremo le migliori strategie per il trading, fondate su concetti studiati da importanti analisti nel corso degli anni. Non a caso, sono le più utilizzate dai professionisti del settore e riprendono concetti espressi in pubblicazioni (libri e manuali) tutt’ora studiati in facoltà economiche e matematiche.

Ma andiamo per ordine, partendo dalle basi. Ci scusiamo per la lunghezza dell’articolo, ma il nostro obbiettivo è quello di fornire una pagina informativa completa su tutte le tecniche di trading basate sull’analisi tecnica, selezionando quelle ideali anche per chi non ha ancora esperienza e desidera approfondire l’argomento.

Analisi Fondamentale e Analisi Tecnica

Analisi fondamentale

Per analisi fondamentale si intende l’analisi degli eventi contestuali a un mercato, oppure che possono influenzarlo. Qui sotto vediamo alcuni fattori di analisi fondamentale da tenere conto a seconda del mercato a cui si fa riferimento:

  • Titoli azionari: il bilancio di una società (annuale, semestrale, trimestrale); pianificazioni; investimenti; avvenimenti di vario genere (fusioni, scoperte tecnologiche, quotazioni in borsa ecc.)
  • Valute: il “benessere” dell’economia di un paese (es. USA) o comunità di paesi (es. Eurozona) che emette valuta e che si esprime in tassi d’interesse, PIL, occupazione, vendita immobili, inflazione, richiesta di sussidi ecc.
  • Materie prime: la produzione mondiale, l’offerta, la domanda, la stagionalità, conflitti nelle zone di produzione ecc.
  • Indici di Borsa: il “benessere” o la crisi di economie importanti (o più piccole ma che possono arrecare danni, vedi caso Grecia 2015), novità importanti come rialzi e ribassi di tassi d’interesse di paesi chiave, avvenimenti di vario genere che influiscano sul mercato (vedi caso Volkswagen 2015), pubblicazioni di bilanci economie statali di paesi chiave che influiscono sui propri listini e su quelli esteri (vedi dati USA) ecc.

Volendo fare una sintesi, quando si parla di fondamentali si parla di “cose che accadono”, avvenimenti, news finanziarie. Ecco perché nel trading online e negli investimenti è importante anche seguire ciò che accade nel mondo o in Italia, a seconda del tipo di strumento finanziario in cui si è investito.

Consiglio: concentratevi su pochi asset finanziari e specializzatevi in questi. Vi porteranno più risultati rispetto al trading o investimento su una vasta gamma di titoli. Ad esempio, in un piano “avanzato” potreste scegliere pochi titoli azionari, come ad esempio 2 o 3 cross valutari (es. EUR/USD, USD/JPY, EUR/JPY), una materia prima, un ETF, un paio di indici. Se invece siete all’inizio, andranno benissimo anche 2 o 3 prodotti finanziari al massimo.

Analisi Tecnica

L’analisi tecnica si compone di studi statistici e matematici applicati ai grafici. Quindi, per semplificare, l’analisi tecnica è lo studio dei grafici e la loro interpretazione al fine di effettuare previsioni di mercato.

Quando si tratta di investimenti, trading, profitto, guadagnare, anche lo studio di grafici diventa più entusiasmante. Fortunatamente, l’analisi tecnica oggi si può affrontare a più livelli, perciò anche i meno esperti hanno tutti gli strumenti necessari per fare un discreto lavoro di analisi.

In questo articolo, illustreremo infatti delle strategie di trading basate sull’analisi tecnica, fruibili anche da chi non ha esperienza ma desidera procedere nel modo più giusto e completo. Fortunatamente, con i conti trading demo si può fare pratica senza rischi, perciò costituiscono un ottimo campo di formazione per chi desidera imparare. Ma bando alle presentazioni e procediamo.

L’analisi tecnica sulle piattaforme di trading

Oggi, grazie alla tecnologia delle migliori piattaforme di trading possiamo:

  • Ottenere grafici dei prezzi, sia in tempo reale, sia storici (che si basano sui dati passati)
  • Studiare grafici impostando con molta facilità il tipo di funzione grafica che vogliamo utilizzare.
  • Applicare le funzioni grafiche a qualsiasi strumento finanziario

Tutto ciò rende il lavoro meno noioso poiché ciò che “rimane” da fare è solo la parte più interessante e appassionante, ovvero quella di interpretare i grafici.

Capitolo 1 – Trend (Tendenze) e Canali

Abbiamo detto che ai grafici si possono facilmente applicare delle funzioni grafiche (indicatori, oscillatori ecc.) ma queste pur essendo decisamente importanti per chi voglia affrontare l’analisi tecnica in modo completo, non sono comunque “obbligatorie”.

Infatti, vi sono delle strategie di trading o meglio di interpretazione dei grafici che non utilizzano indicatori o oscillatori ma semplicemente delle linee per la definizione di canali e trend.

1.1 Definire un trend

A proposito, ma cosa è il trend? Come probabilmente molti di voi già sanno, il trend è la tendenza di un prezzo.

Questa può essere al rialzo o al ribasso a seconda del momento considerato e il suo calcolo è il fulcro dell’analisi tecnica. Infatti, come abbiamo detto, l’analisi tecnica cerca di calcolare l’andamento futuro di un prezzo, cosa che consente all’investitore o al trader di effettuare la scelta al fine di ottenere profitto dalle variazioni di prezzo.

Se ad esempio interpretiamo un grafico e pensiamo che sia in atto un trend al rialzo di un titolo, compreremo. In tal modo otterremo profitto quando chiuderemo la posizione di acquisto.

Se al contrario pensiamo che sia in atto un trend al ribasso di un titolo, venderemo. In tal modo otterremo profitto quando chiuderemo la posizione di vendita. Quindi, per ottenere profitto è fondamentale scoprire un trend in atto.

1.2 Inversioni di tendenza

Molte strategie di trading legate all’analisi tecnica mirano invece a prevedere le inversioni di trend, ovvero la fine di una tendenza e l’arrivo di una contro tendenza.

Ad esempio, se il prezzo di uno strumento finanziario scende ma i segnali visibili sul grafico ci suggeriscono l’arrivo di una contro tendenza, potremo giocare al rialzo (comprando) e quindi ottenere il massimo profitto che parte dal prezzo più basso del movimento al rialzo.

In pratica, “anticiperemo il mercato” o “batteremo il mercato sul tempo”.

1.3 Come si individua un trend?

Se individuare trend e inversioni fosse facile, saremmo tutti ricchi. Non è facile, ma non è neanche impossibile, soprattutto quando un trend è bello evidente.

Più difficile è sicuramente pronosticare un’inversione, ma in questa pagina vedremo quali sono gli strumenti più facili per provarci.

Un trend è più facile da individuare quanto è più lungo, quindi per chi fa daytrading l’operazione richiede un po’ di pratica (oltre alla “specializzazione” su un titolo, così come detto precedentemente).

I trend infatti possono essere suddivisi in diverse categorie in base all’ampiezza del periodo considerato:

  • A breve termine quando non durano più di 3 settimane
  • A medio termine quando durano fino a 1 anno
  • A lungo termine quando durano più di 1 anno

Nel trading online, chiariamolo ancora una volta, ci interessano soltanto i primi, quelli a breve ma anche brevissimo termine.

Tenere posizioni aperte per molto tempo è quasi un controsenso, in una pratica creata per operare in daytrading o per massimo qualche settimana (massimo!) al fine di ottimizzare le potenzialità di profitto.

I trend possono essere suddivisi anche in altre tre tipologie, in base alla direzione dei prezzi:

  • Al rialzo: quando la linea di tendenza è in ascesa
  • Al ribasso: quando la linea di tendenza è in discesa
  • Laterali: quando la linea di tendenza non sale né scende

Qui di seguito possiamo vedere l’esempio di una tendenza al rialzo.

Capitolo 2 – Supporto e resistenza

Ora che abbiamo chiarito il concetto di trend, possiamo passare ai termini supporto e resistenza che vengono spesso utilizzati negli articoli finanziari, specie quelli più tecnici che commentano grafici o quotazioni. Si tratta di due termini che demarcano la continua lotta tra tori e orsi ovvero operatori di mercato rialzisti (tori) e ribassisti (orsi).

Il supporto è un prezzo pronosticato dai rialzisti, mentre la resistenza è un prezzo pronosticato dai ribassisti.

Ebbene, prendiamo in considerazione la stessa figura precedente, ma aggiungiamo un’altra linea. Avremo la linea di supporto (quella in basso) e la linea di resistenza (quella in alto).

Un elemento importantissimo: queste due linee non sono fisse, ma cambiano a seconda dei prezzi di un titolo in un determinato periodo. Infatti, si tratta di due livelli entro il quale è previsto che si muova il prezzo, oppure entro i quali si sta muovendo in un determinato periodo.

Quindi, se ad esempio un prezzo oscilla da un mese ma mai scendendo sotto 8,1 e mai sopra 9,4 potremmo dire in un modo semplicistico che 8,1 è il supporto mentre 9,4 la resistenza. Tra poco vedremo come calcolarli precisamente.

2.1 Canali

Quando vi sono due forti aree di supporto e resistenza si possono tracciare i cosiddetti canali ovvero delle linee parallele tracciate sul grafico entro le quali si muovono le quotazioni del titolo considerato.

Come potete vedere dalla figura precedente, si ha un canale al rialzo, i cui limiti superiori vengono rialzati dall’avvento di nuovi massimi. Per massimi si intendo dei livelli di prezzo più alti rispetto a quelli toccati nel periodo preso in considerazione. Ovviamente, a seconda del trend in corso, i canali possono essere in ascesa, discesa o laterali.

2.2 Rottura di supporto e resistenza

Supporti e resistenze, come abbiamo detto, sono valori temporanei, legati perciò ad un determinato periodo/momento. Ebbene, quando uno di questi livelli viene infranto, si parla di “rottura”. Questo può accadere quando vi è un‘accelerazione del trend oppure un’inversione del trend.

Importante: quando il livello di supporto viene rotto, questo diventa la nuova resistenza. Allo stesso modo, quando è il livello di resistenza ad essere rotto, questo diventa il nuovo supporto. Vediamolo meglio in questa figura.

2.3 Perché sono importanti supporti e resistenze?

Ricapitolando, i prezzi in un determinato momento vengono racchiusi da linee di supporto e resistenza:

  • Supporto: è il livello di prezzo visto come limite inferiore in un dato momento. Oltre a rappresentare il minimo di un determinato periodo, la cui rottura è l’obbiettivo di chi gioca al ribasso
  • Resistenza: è il livello di prezzo visto come limite superiore in un dato momento. Oltre a rappresentare il massimo di un determinato periodo, la cui rottura è l’obbiettivo di chi gioca al rialzo

2.4 Come si calcolano supporti e resistenze? I Pivot Point.

Chiarito il concetto sul cosa sono, vediamo ora come si calcolano supporto e resistenza. I pivot point o “punti demo” sono dei punti su cui si basano supporto e resistenza nella seduta di contrattazioni successiva. Quindi, a mercato chiuso, potremo calcolare i pivot point per definire supporti e resistenze del giorno successivo.

Nota: questi calcoli vengono svolti dai software delle piattaforme di trading, perciò non occorrerà calcolarli manualmente. Ciò nonostante, è importante capire le logiche secondo quali vengono calcolati i livelli di supporto e resistenza. Per farlo occorre considerare:

  • Prezzo massimo o “Massimo” (H come High)
  • Prezzo minimo o “Minimo” (L come Low)
  • Prezzo di chiusura (C come Close)
  • Prezzo medio (AP come Average Price) = (H + L + C) / 3

2.5 Come si usano supporti e resistenze?

Una volta calcolati i punti pivot e quindi tracciate le linee di supporto e resistenza, si possono utilizzare per due diverse finalità, soprattutto nel trading online:

  • Per delineare un trend, giorno per giorno
  • Per impostare gli stop loss e stop limit nella piattaforma di negoziazione

Lo stop loss, come abbiamo visto nell’articolo sui CFD, è un ordine che chiude automaticamente la posizione una volta raggiunta una percentuale di perdita impostata dall’utente. Lo stop limit, al contrario, chiude la posizione una volta raggiunta una percentuale di profitto desiderata.

Impostare stop loss e stop limit con i valori di supporto e resistenza può essere una interessante soluzione per chi non ha tempo di leggere e interpretare i grafici. L’unica cosa da fare rimarrà decidere se giocare al rialzo o al ribasso. Stop loss e stop limit infatti funzionano sia che si giochi al rialzo, sia che si giochi al ribasso.

Capitolo 3 – Pattern di proseguimento per il trading

Veniamo ora a una parte molto interessante dell’analisi tecnica legata ai grafici, ovvero quella relativa ai pattern di proseguimento.

Questi sono costituiti da percorsi (pattern) che vedono un trend proseguire dopo una pausa. Sono molto utilizzati perché hanno buone potenzialità di individuare rialzi o ribassi dopo periodi di “calma apparente” successivi a trend rialzisti o ribassisti. A parole sembra molto difficile. Perciò presentiamoli direttamente sui grafici.

3.1 Pattern canale di prezzo

Nella figura qui di seguito vediamo un cosiddetto pattern di proseguimento molto semplice, del tipo “Canale di prezzo”. Questo può essere ascendente o discendente (figura successiva) ed è facilmente individuabile così come vediamo qui sotto. Le due linee che delimitano il canale sono chiamate linea di tendenza e linea di ritorno.

Il canale di prezzo ascendente, detto anche canale di prezzo TORO vede i trader cercare di acquistare quando i prezzi raggiungono il supporto della linea di tendenza con l’obbiettivo di realizzare profitti quando raggiungono la resistenza della linea di ritorno.

Per tracciare il canale toro occorrono almeno due punti bassi, di cui il secondo sia più alto del primo e due punti alti dove il secondo sia più alto del primo. Quando i prezzi infrangono la linea di tendenza (quella in alto), ci si aspetta una inversione e quindi molti trader giocano al ribasso.

Canale di prezzi ascendente
 

Qui sotto invece vediamo il canale di prezzo discendente, detto anche canale di prezzo ORSO vede i trader cercare di vendere quando i prezzi raggiungono la resistenza della linea di tendenza con l’obbiettivo di realizzare profitti quando raggiungono il supporto della linea di ritorno.

Per tracciare il canale orso occorrono almeno due punti alti, di cui il secondo sia più basso del primo e due punti bassi dove il secondo sia più basso del primo.

Quando i prezzi infrangono la linea di ritorno (quella in basso), ci si aspetta una inversione e quindi molti trader giocano al rialzo.

Canale di prezzi discendente

Puntare sull’inversione dopo la rottura di una linea del canale può portare ad ottimi frutti poiché i prezzi in molti casi si spostano entro una distanza pari ad almeno la larghezza del canale stesso.

Ultima nota: la linea del canale è tanto più ottimale quanto più questa segue al meglio la linea di tendenza. Più è perfettamente parallela, più ottimale sarà il canale.

3.2 Pattern triangoli simmetrici

Nella figura che segue illustriamo il pattern di proseguimento conosciuto come Triangoli simmetrici. Questo si sviluppa soprattutto nei mercati che non sono caratterizzati da un particolare trend.

Come si può vedere dalla figura, presenta almeno due punti alti alti di cui il secondo più basso del primo in aggiunta a due punti bassi di cui il secondo più alto del primo. In pratica, va restringendosi tanto che alti e bassi sembrano incontrarsi.

Possiamo notare che estendendo le linee che collegano questi punti, vedremo che le linee convergono generando dei risultati a triangoli simmetrici.

Quando il pattern è completo, ovvero è giunto a completamento, i volumi di scambio diminuiscono per poi reagire bruscamente e rompere i confini del triangolo. Solitamente, questo tipo di rottura porta i prezzi a spostarsi di una distanza uguale o superiore alla base del triangolo.

Triangolo Simmetrico

Ora, tenete conto di questi tre importanti particolari:

  • Nella maggior parte dei casi la rottura del triangolo si verifica tra la metà e i 2/3 della distanza che separa la base dal vertice (cioè l’altezza del triangolo).
  • In un triangolo simmetrico TORO la rottura si verifica nella stessa direzione della tendenza rialzista precedente
  • In un triangolo simmetrico ORSO la rottura si verifica nella stessa direzione della tendenza ribassista precedente.

3.3 Pattern Flag e Pennant

Nelle figure qui di seguito illustriamo altri due tipi di pattern di proseguimento, molto simili tra loro. Si tratta dei pattern  Pennant (bandierina, con la punta) e Flag (bandiera).

Il flag forma una sorta di forma rettangolare mentre il pennant forma un triangolino, entrambe precedute da una specie di asta. Rettangolo o triangolino che sia, deve essere in direzione leggermente opposta alla tendenza, quindi inclinati in basso in un trend al rialzo, inclinati in alto in un trend al ribasso.

Pennant nell'analisi tecnica di trading
Il Flag o Bandiera nell'analisi tecnica
 
 

Questi pattern solitamente si verificano a metà di un movimento ampio dei prezzi. Sono in pratica delle piccole pause in un mercato molto attivo. Sebbene possano sembrare degli “stop” alla tendenza in corso, in realtà rappresentano proprio un suo consolidamento.

Solitamente, flag e pennant sono preceduti da netti rialzi o ribassi, che sul grafico vanno a disegnare l’asta.

L’interruzione del pattern, invece, per essere “in regola” dovrebbe vedere uno spostamento del prezzo minimo pari alla lunghezza del pennone.

Capitolo 4 – Pattern di Inversione di Tendenza

Qui di seguito, invece, passiamo ai pattern che preannunciano un’inversione di tendenza, quindi l’inversione di un trend.

Ad esempio, l’andamento dei prezzi al rialzo che si ferma per poi iniziare ad andare al ribasso. Oppure, viceversa, un andamento dei prezzi al ribasso che si ferma per iniziare poi a muoversi al rialzo.

4.1 Doppio minimo e doppio massimo

Nell’analisi tecnica, le figure del doppio minimo e del doppio massimo sono tra le più conosciute ed utilizzate, anche perché ritenute le più semplici da individuare.

Prima di presentarvele, riteniamo necessario far presente che queste figure consentono di individuare punti dove c’è buona probabilità di inversione di tendenza, ma che non offrono certezze assolute.

In tutto l’universo della statistica si parla di probabilità. Questo vale anche per la statistica applicata alla grafica, come vediamo qui di seguito.

Al fine di aumentare le probabilità di successo dell’individuazione di un “buon” doppio massimo o minimo, vi sono da prendere alcuni accorgimenti, come ad esempio individuare il massimo intermedio e il minimo intermedio. Infatti:

  • la conferma della composizione della figura del doppio minimo si ha quando viene rotto al rialzo il massimo intermedio (ovvero il massimo che si viene a creare tra primo e secondo minimo)
  • la conferma della composizione della figura del doppio massimo si ha quando viene rotto al ribasso il minimo intermedio (ovvero il minimo che si viene a creare tra primo e secondo massimo)

Quando sentite parlare di swing di prezzo, si tratta proprio dei minimi/massimi intermedi.

Per comprendere meglio questi concetti, li vediamo in una figura:

Swing di Prezzo minimi e massimi intermedi

Dalla figura qui sopra si può facilmente dedurre che acquistare nel momento della rottura al rialzo dei doppi minimi offrirebbe un’opportunità di profitto al rialzo.

Lo stesso vale nel caso volessimo giocare al ribasso, aspettando la rottura al ribasso dei doppi massimi.

Ora, quando operiamo con questo modello, teniamo bene a mente queste tre considerazioni:

  1. Nel caso in cui dopo poco il momento di “fuga” al rialzo o al ribasso si verificasse un’altra inversione (moderata), la figura sarebbe da ritenersi non significativa, ovvero non offre un segnale di trading al rialzo o ribasso
  2. Nel caso in cui la rottura dei massimi o dei minimi avvenisse in vicinanza delle linee di supporto o resistenza, il modello potrebbe subire l’influenza delle stesse linee di supporto e resistenza, quindi se dopo una rottura al rialzo si andasse ad avvicinarsi troppo alla linea di resistenza, potremmo assistere ad una ulteriore inversione
  3. Sempre meglio utilizzare doppi massimi e minimi insieme ad altri indicatori grafici, come ad esempio le Bande di Bollinger, di cui parleremo in seguito in questa stessa pagina.

Consigliamo di fare molta pratica con questo modello, in modo tale da imparare a riconoscere le situazioni che possono rivelarsi interessanti. Per farlo, si può utilizzare una piattaforma trading demo, come ad esempio la demo di MetaTrader offerta da AvaTrade.

Per applicare facilmente le funzioni grafiche, ad esempio le Bande di Bollinger, basterà cliccare sul tastino f(x).

4.2 Figura testa e spalle

Un’altra figura molto utilizzata nell’analisi tecnica e quindi nel trading online è la figura testa e spalle. Eccola qui:

FIgura Testa e Spalle nel trading

Come si può vedere, anche questa figura si pone come obbiettivo quello di prevedere una inversione di tendenza.

Per farlo, individua una serie di tre massimi consecutivi di cui quello centrale più alto degli altri, laterali.

La linea create con i minimi viene chiamata collana ed è importante poiché serve a controllare se la fine del terzo minimo avviene sotto di questa.

In tal caso, vi potrebbe essere subito una nuova tendenza al ribasso o, come solitamente succede, un “ritorno di fiamma” chiamato pullback e quindi una ripresa dell’inversione.

4.3 Ritracciamenti, individuazione momenti di presa di profitto

Può spesso accadere che dopo alcuni giorni di rialzi sostenuti, vi siano delle vendite per attuare la cosiddetta presa di profitto.

I ritracciamenti aiutano proprio ad individuare questi momenti. Ecco come, con l’aiuto della piattaforma MT4 scaricabile gratuitamente grazie al broker AvaTrade, riusciamo a ottenere delle linee di ritracciamento.

Si tratta di una famosa piattaforma professionale adatta soprattutto a chi ha più esperienza. Tuttavia, ci si può prendere confidenza attraverso la piattaforma demo scaricabile qui.

Ecco il percorso da seguire per ottenerle:

Fibonacci su MetaTrader

Una volta cliccato su “Retracement”, basterà portare l’indicatore del mouse sul grafico desiderato, quindi tenere premuto il tasto sinistro e muovere il mouse in verticale al fine di far calzare le linee di ritracciamento in modo ottimale sul grafico.

Nel caso sbagliate, potete cliccare il tasto “backspace” della tastiera per cancellare quanto tracciato.

Qui di seguito, abbiamo applicato le linee di ritracciamento di Fibonacci al grafico della cross EUR/USD.

Come applicare Fibonacci su MetaTrader

Come si può notare, sulla destra appaiono dei numeri, i quali costituiscono una serie di Fibonacci (famoso matematico italiano).

I livelli delle linee di ritracciamento sono infatti segnati a 23,6%, 38,2%, 50%, 61,8%, 76,4% (estensione 1,382%, 1,618%.

Si tratta di numeri che analisti e studiosi di matematica finanziaria hanno applicato ai mercati finanziari, con la convinzione che vi sia una relazione tra movimenti-misura dei prezzi e i numeri della sequenza di Fibonacci. Questi numeri hanno

Molti trader utilizzano lo schema di Fibonacci allo scopo di prendere profitto, perciò è per questo che in concomitanza dei livelli significativi si possono avere aumenti di vendite (per prendere profitto dai passati rialzi) o aumenti di acquisti (per prendere profitto dai passati ribassi).

Secondo questa teoria, le variazioni più significative dovrebbero aversi dopo 21, 34, 55 giorni. Anche questi intervalli seguono la logica della serie di Fibonacci.

Presto completeremo tutta la parte relativa agli indicatori grafici per il trading, non mancate per l’aggiornamento. Salvate questa pagina tra i preferiti e tornate a trovarci. A presto!