Molto probabilmente avrete notato le scritte del tipo “tot % di clienti perdono denaro con questo fornitore”. Questo perché l’ESMA ha richiesto l’obbligo a tutti i broker regolamentati in Europa di mostrare la percentuale di clienti che perdono del denaro quando fanno trading con le piattaforme offerte.
Nella tabella qui sotto trovate alcuni dei migliori broker online con le rispettive percentuali.
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Nota: per la piattaforma MetaTrader consideriamo il broker AvaTrade con le sue percentuali.
Cosa significano queste percentuali, nei fatti?
Le percentuali di clienti che perdono denaro con i broker possono avere varie interpretazioni.
Una percentuale elevata generalmente sta a significare che i clienti che operano con un determinato broker iniziano ad operare con poche nozioni di trading e delle dinamiche di mercato. Il desiderio di ottenere profitti è tanto ma questo non è compensato da un livello sufficiente di esperienza, studio, preparazione e pratica. Il primo motivo, quindi, è associabile alla percentuale di utenti inesperti che vi operano. Se vi sono perdite è perché vi sono previsioni sbagliate. Se vi sono più previsioni sbagliate che esatte la causa è la capacità/esperienza previsionale del cliente.
Inoltre, anche la piattaforma ha un ruolo in questo. Vi sono piattaforme che sono più semplici da comprendere e magari che offrono anche un ambiente in cui potersi interfacciare da altri utenti e quindi farsi aiutare. In quest’ultimo caso, anche degli utenti inesperti potrebbero ottenere risultati positivi costanti nel caso ad esempio scegliessero i giusti trader da copiare, come nel caso di eToro.
Ricorda: il rischio c’è sempre
Ai motivi sopra menzionati, occorre aggiungere che di base il rischio c’è sempre. Le percentuali infatti sono tutte superiori al 50% e ciò vuol dire che sono più i clienti che perdono, rispetto a quelli che guadagnano. Questo non va interpretato definendo i broker “sistema per far perdere soldi”, bensì focalizzandosi sulla grande percentuale di persone che si iscrivono con l’intento di ottenere “tutto e subito”.
I broker guadagnano dallo spread, che è un costo applicato alle posizioni aperte. Se il mercato va contro alle previsioni, il broker non c’entra (sempre che sia regolamentato, trasparente e legale). Questo è un altro motivo che avvalora l’interpretazione della percentuale legata all’esperienza dei trader, piuttosto che al nome del broker e alla piattaforma offerta, fermo restando che una piattaforma user friendly e con margini di formazione aiuta di certo.