Trading su sterlina britannica

Sebbene nell’uso comune italiano la si chiami Sterlina Inglese, in realtà questo è un appellativo errato della Sterlina Britannica (nome esatto). Si tratta di una delle valute più forti sul mercato valutario o Forex, che tuttavia è stata protagonista di alcuni dei sconvolgimenti più imponenti della storia di tale mercato. Facciamo riferimento a quattro avvenimenti storici avvenuti nel 1931 quando il governo inglese abbandonò per la seconda volte il sistema del gold standard; nel 1992 quando la sterlina uscì dallo SME; nel 2008 a seguito della crisi globale dell’economia; nel 2016 ovvero il giorno successivo a quello dell’esito del referendum sulla Brexit.

Proprio in occasione della Brexit, o meglio del risultato del referendum, il cambio GBP/USD ovvero Sterlina Britannica contro dollaro americano ha visto 1 GBP valere 1,3406 USD, mentre il cambio EUR/GBP ovvero euro contro sterlina era di 0,812.

Cambio sterlina contro dollaro nel mercato valutario

Il cambio GBP/USD ovvero Sterlina Britannica contro Dollaro Statunitense è uno dei più scambiati nel mercato delle valute, anche se nettamente inferiore in termini di quantità di negoziazioni rispetto all’EUR/USD.  Si tratta del cambio valutario più storico, quello che ha visto più “battaglie” nel corso del tempo, considerando anche che l’euro è una valuta più recente.

Cambio euro contro sterlina nel Forex

Da quando l’euro è entrato a far parte dei mercati valutari, è diventato il coprotagonista assoluto del mercato dei cambi insieme al dollaro. Tuttavia, la coppia EUR/GBP è una sorta di derby in casa Europa, anche se non si può più parlare normalmente di “Unione Europea”, per via del referendum sul Brexit che ha sconvolto la politica ma anche il mercato Forex.

Per fare trading sulla sterlina contro il dollaro o l’euro, vi rimandiamo a questa pagina informativa  (l’86% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro) da cui potrete iscrivervi per avere accesso alla piattaforma trading che vi consentirà di operare sia in modalità di pratica con la demo (fondi virtuali), sia in modalità reale (fondi reali). Non c’è bisogno di alcun deposito per operare con la demo, quindi avrete tutto il tempo necessario per valutare personalmente la piattaforma, esercitarvi e nel caso continuare in modalità reale (opzione facoltativa).

News sulla sterlina

Qui di seguito elenchiamo le news aggiornate sulla sterlina, ordinate in ordine cronologico partendo dalla più recente. Le future news saranno quindi poste in cima.

27 Ottobre 2016, PIL Gran Bretagna Terzo Trimestre 2016 – Alle ore 10.30 sono stati resi pubblici i dati macroeconomici del PIL della Gran Bretagna relativi al terzo trimestre 2016. I dati relativi al Prodotto Interno Lordo erano particolarmente importanti per il mercato valutario, poiché al momento la Sterlina Britannica si trova al centro dell’attenzione di investitori e trader online di tutto il mondo per via dell’esito del referendum sulla Brexit e i suoi effetti sui mercati finanziari con ancora molti punti di domanda.

Le premesse dei nuovi dati del PIL della Gran Bretagna vedevano un precedente su base trimestrale pari allo 0,7% mentre le nuove previsioni lo vedevano al ribasso fino allo 0,3%. Per quanto riguarda la base annuale, il precedente era del 2,1% e le nuove previsioni vedevano stabilità.

Considerate queste premesse, quali sono i dati PIL della Gran Bretagna effettivi per il terzo trimestre 2016? I dati ufficiali sul PIL della Gran Bretagna hanno superato le attese, seppur non di molto. Infatti, il PIL su base annuale è cresciuto leggermente arrivando al 2,3% (dato precedente 2,1%) mentre su base trimestrale cresce dello 0,5% quindi meno del precedente (0,7%) ma comunque sopra le attese.

27 Giugno 2016, Brexit vince il referendum, cosa succede ora? – Il referendum sulla Brexit ha visto la vittoria dei leave per 52 a 48 in termini percentuali. Così come avevamo anticipato nei giorni precedenti, l’esito del referendum ha sconvolto da subito i mercati, tra cui anche quello valutario, ovvero il Forex. La sterlina inglese ha infatti perso terreno nei confronti del dollaro e c’è ancora tanto, in ballo, sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista del Forex e delle contrattazioni. Il terreno su cui muoversi con le contrattazioni, anche da casa, è parecchio, perciò se state valutando l’idea di impiegare un piccolo budget in una contrattazione sul Forex al fine di ottenere un ritorno economico, questo è ancora il momento giusto.
Tutto sta nel pronosticare cosa avverrà nel prossimo futuro, tra contro-referendum, richieste di uscita istantanee, “divorzi non consensuali” e così via. Oggi intanto riaprono i mercati azionari che saranno sicuramente ancora presi d’assalto dalle speculazioni,motivo per il quale vi abbiamo consigliato di muovervi sul Forex, in quanto molto piu grande e meno soggetto ai movimenti dovuti alle speculazioni.

Per fare trading sul Forex consigliamo l’utilizzo dei CFD poiché consentono di operare con leva, quindi muovere capitali molto più grandi rispetto a quello utilizzato, per il raggiungimento di risultati economici più rapidi. Con le piattaforme da noi consigliate e riportate nella tabella in cima alla pagina il rischio è delimitato al capitale depositato sul conto di trading. Per chi non ha esperienza vi è l’opportunità di iniziare con un conto demo con fondi virtuali alle stesse condizioni del conto reale.

22 Giugno 2016, Comprare Sterline o Euro? – E’ giunto l’ultimo giorno prima del referendum sul Brexit che potrebbe smuovere di molto il mercato valutario, anche se già tanto è accaduto fino a questo momento (sul mercato valutario gioca sempre d’anticipo, tra pronostici). Si badi bene che parliamo di mercato valutario (Forex), molto meno soggetto a movimenti speculatori rispetto al mercato azionario (in grandi occasioni come questa), poiché il Forex ha dimensioni talmente enormi che non può essere soggetto più di un minimo a movimenti speculatori. Perciò se avete in mente un pronostico sul referendum Brexit, è il momento giusto per capire se comprare sterline quindi puntare al ribasso dell’EUR/GBPoppure al rialzo per puntare sull’euro al rialzo contro la sterlina. Un’altra coppia valutaria da considerare è il GBP/USD che come abbiamo visto in un precedente articolo, è anch’esso soggetto a probabili forti variazioni.

Il trading sul Forex consente di puntare sull’EUR/GBP (Euro contro Sterlina) al rialzo o al ribasso a seconda del vostro pronostico. Se pensate che l’euro si rafforzerà, puntate al rialzo, se pensate che l’euro si indebolirà, puntate al ribasso.

Piccola parentesi: come si fa trading online sul Forex? Per fare trading sul Forex online si può procedere in diversi modi. Le due modalità più popolari ed utilizzate dagli utenti del web sono i CFD:

  • CFD: prevedono risultati economici proporzionali alle variazioni delle quotazioni della coppia valutaria. Sono soggetti a leva finanziaria, perciò aumentano il potenziale del budget utilizzato per un dato moltiplicatore, che solitamente va da 200 a 400. Perciò i risultati economici saranno molto rapidi, anche con piccoli budget. Consentono di impostare stop loss e stop limit, al fine di chiudere automaticamente posizioni qualora raggiungano quote di perdita o di profitto decise dall’utente. Se ad esempio un utente sa di potersi accontentare di un dato profitto, può dare l’ordine di stop limit al fine di chiudere automaticamente la posizione. Una piattaforma fornita da una società iscritta all’elenco Consob molto conosciuta per il trading sul Forex è Plus500.

14 Giugno 2016, Risultati Brexit sui Mercati azionari – Saranno giorni sicuramente interessanti per giocare in borsa quelli che precederanno il referendum sulla Brexit, poiché tale votazione potrebbe sancire l’uscita della Gran Bretagna dalla UE lasciando così spazio a scenari ignoti.

Sebbene siano giorni che hanno visto le azioni Unicredit come protagoniste del mercato azionario italiano, per via del cambio al vertice, della possibile ricapitalizzazione e della intensificazione della partecipazione azionaria di Blackrock (che ha leggermente risollevato il titolo ma non risolto i suoi problemi ), il mondo finanziario e non solo guarda con interesse e timori ciò che avviene in Gran Bretagna.

Cosa dicono gli ultimi sondaggi sulla Brexit? Al 14 giugno, i sondaggi Brexit danno i leave in vantaggio sui remain per 53 a 47 in termini percentuali. Si tratta di sondaggi, ma gettano gia timori su tutti i mercati finanziari, soprattutto quello azionario. Su quello valutario, invece, ovvero il cosiddetto Forex, gli scambi a sfavore dell’euro vanno di pari passo ai sondaggi che vedono in vantaggio i leave.

Cosa succederà se vinceranno i leave? Il premier britannico Cameron ha gia detto che quanto deciderà il referendum sarà definitivo. Ciò significa che se vincerà il fronte del leave, la Gran Bretagna uscirà dall’Unione Europea. Questo, in qualunque modo la si pensi, rappresenterà un fattore negativo per le borse poiché scatenerà incertezza negli investitori, sia europei che internazionali, poiché potrebbero congelare il loro interesse e i loro investimenti in Europa in attesa che la situazione si ristabilisca. Questo potrebbe richiedere molto tempo, ma su questo fattore non si possono fare previsioni precise.

Di sicuro c’è che si tratta di un momento interessante anche per il trading, poiché i movimenti al rialzo o al ribasso dei cambi valutari saranno forti e rapidi. In gergo si chiama volatilità, e potrebbe riflettersi anche sui mercati azionari.

Risultati del referendum Brexit, potrebbero ancora vincere i remain? Una nostra riflessione. I remain probabilmente fanno meno rumore dei leave, perciò i sondaggi potrebbero essere influenzati da questo fattore. Anche Berlusconi alle scorse elezioni nazionali era dato al 5% perché in molti non volevano ammettere di essere ancora dalla sua parte, ma successivamente andò al testa testa con Bersani e Grillo. Si tratta di un esempio che riguarda i sondaggi, non certo la tipologia di voto. Allo stesso modo potrebbero esserci ancora più leave che remain tra i “timidi”, ma il punto è che vi sono dei fattori umani che vanno sicuramente a creare forbici di incertezza nei freddi numeri. Inoltre, almeno un 5% deciderà all’ultimo.

11 Giugno 2016, Forex Trading sulla Brexit – Sarà un periodo di fuoco per il Forex trading, la giornata di giovedì 23 giugno e probabilmente anche le successive. Il referendum sul Brexit potrebbe infatti sconvolgere il mercato delle valute, sul quale si muoveranno ingenti capitali e che potrebbe vedere l’euro svalutarsi di botto nei confronti di alcune valute.

Su quali valute negoziare per la possibile Brexit? Le valute protagoniste del trading sul Forex in occasione degli esiti del referendum Brexit saranno principalmente la sterlina inglese, l’euro e il dollaro statunitense. L’esito, qualunque esso sarà, andrà sicuramente a cambiare i pesi degli elementi nei rapporti EUR/GBP, EUR/USD e GBP/USD.

Se siete dell’idea che vinceranno gli ‘stay’, ovvero coloro che vogliono restare nella UE, allora potete puntare su un piccolo rialzo dell’euro, aprendo posizioni al rialzo sui cambi eurodollaro e eurosterlina. Se invece siete dell’idea che vinceranno i ‘leave’ allors potete puntare per quello che si prospetta come un interessante ribasso dell’euro rispetto al dollaro e alla sterlina.

Forex online quindi in fermento. In questi giorni sono diversi i broker online che stanno offrendo promozioni per negoziare sul Forex. Noi ci sentiamo tuttaviacdi dirvi che se siete già pratici dovreste approfittarne, mentre se non siete pratici dovreste comunque cogliere questa occasione per praticare in modalità demo senza rischi.

Per fare trading sulle valute ovvero sul Forex da casa potete visitare la nostra pagina dedicata alle migliori piattaforme trading iscritte all’elenco CONSOB e utilizzabili anche dai clienti italiani.

Per altre informazioni su tale pratica, vi invitiamo alla lettura della nostra guida sul Forex, in cui troverete accesso anche alla demo gratuita per praticare senza deposito.

10 Giugno 2016, Soros punta al ribasso – George Soros, uno degli affaristi più famosi al mondo, è tornato a fare trading per puntare al ribasso sul mercato azionario americano e non solo, aprendo tuttavia posizioni al rialzo sull’oro.

Prima di raccontare la nuova svolta di Soros, occorre precisare che l’attività di trading (anche online) è sempre più comune tra gli investitori di ogni caratura, poiché consente di aprire posizioni al ribasso in tempi brevissimi con un semplice clic del mouse, per controbilanciare investimenti tradizionali al rialzo su titoli nei quali non si ha più tanta fiducia quanto avuta al momento dell’investimento. In molti casi si preferisce mantenere l’investimento ma controbilanciare il rischio con un’apertura in senso opposto con il trading online.

Per quanto riguarda Soros, invece, egli ha venduto il 37% delle proprie azioni, scommettendo tramite il trading online il ribasso dell’indice S&P500, ovvero l’indice che racchiude le 500 azioni a più alta capitalizzazione del mercato azionario americano. Uno dei punti su cui “scommette” (è proprio il caso di dirlo) Soros è il Brexit, ovvero l’uscita della Gran Bretagna dalla UE, che andrebbe a sconvolgere l’intero mercato, con una forbice di effetti molto ampia.

Coerentemente con questa scelta, Soros ha deciso di puntare sull’oro, che storicamente rappresenta il bene rifugio nelle situazioni economiche internazionali di particolare difficoltà. Quindi, avendo scommesso contro le azioni e il rallentamento dell’economia, ovviamente ha deciso di puntare anche sul rialzo dell’oro, poiché convinto che l’acquisto del metallo prezioso aumenterà già nelle prossime settimane (se non giorni!).

Il ragionamento fila, ma si spera il contrario. George Soros, così come descritto sulla pagina di Wikipedia, non è nuovo a queste mosse. Il suo ragionamento non è fantascientifico, anzi gli eventi su cui punta sono più che possibili. Sono una possibilità, per l’appunto, che tuttavia la maggior parte delle persone non si augura, poiché sarebbe un colpo fortissimo per l’economia una serie di eventi come si augura Soros. La Brexit è soltanto una di queste, tra le quali vi è anche la situazione economica cinese, la congiuntura globale.

Soros ha scommesso sul rally delle azioni Barrick Gold e Silver Wheaton. Per fare trading sulle azioni Barrick Gold, sull’oro o sulla sterlina inglese, vi consigliamo di utilizzare le piattaforme di trading con licenza CONSOB.

8 Giugno 2016, Dollaro, Forex in attesa della Brexit – Il rinvio del rialzo dei tassi di interesse da parte della FED ha ravvivato le contrattazioni sul mercato valutario, dove il dollaro americano si sgonfia leggermente nei rapporti di cambio. Il rapporto euro contro dollaro fa un piccolo balzo, che occorrerà continuare a seguire per via di un probabile proseguimento, soprattutto nel caso in cui i dati sul mercato del lavoro americani non miglioreranno e se il dollaro continuerà a salire.

Attenzione, però, perché per il Forex potrebbe arrivare un vero e proprio terremoto nel caso in cui il referendum sulla Brexit, ovvero l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, dovesse avere esito positivo. In tal caso infatti chi fa trading o investe dovrà muoversi studiando le proprie mosse giorno per giorno, o addirittura ora per ora (a cavallo del referendum).

Oltre al cambio tra le valute euro e dollaro occorrerà considerare a tal proposito anche le coppie EUR/GBP e GBP/USD ovvero di euro e dollaro contro la sterlina inglese.

Il referendum Brexit. Sebbene avrebbe dovuto essere l’anno del rialzo dei tassi FED, si tratterà invece dell’anno del referendum Brexit, degli accordi petroliferi (se ci saranno), dell’oro come bene rifugio, del limbo cinese, mercato sul quale pesa un forte offuscamento delle reali condizioni, per via delle pesanti prese di posizione del governo di Pechino sul mercato, compreso quello azionario.

Tornando al dollaro USA, il momento di giubilo delle Borse dovrà fare i conti con la Brexit, molto più pesante economicamente di un Grexit che ormai pare scongiurato o comunque non più così, speculativamente parlando, importante.

22 Febbraio 2016, Brexit, Gran Bretagna fuori dalla Comunità Europea? Per mesi e mesi abbiamo parlato di una possibile Grexit, l’uscita della Grecia dall’eurozona, mentre ora si parla di Brexit, ovvero l’uscita della Gran Bretagna dall’euro. Oggi la sterlina inglese, il pound, è sceso di molto nei confronti della valuta europea, con il GBP/USD che fa segnare in pochi giorni più del 4% di calo. In pratica, la sterlina perde molto terreno nei confronti del dollaro americano, con un ribasso che non è assolutamente cosa solita per la moneta inglese.

Forex e Brexit, cosa accadrà?

Se si giocherà tutto al referendum, il trading sul Forex vivrà giorni particolarmente intensi, con possibilità decisamente alte di profitto a seconda del pronostico. Sono in ballo tutte le coppie valutarie che includano il GBP e si prevedono enormi volumi di scambi su GBP/USD e EUR/GBP.
Cosa accadrà nei prossimi giorni è difficile dirlo, ma di certo il Brexit è molto popolare sia per i favorevoli, sia per i contrari. A dirla in breve, la questione Brexit ha spaccato in due la Gran Bretagna. Oggi, con la sterlina che fa segnare il peggior risultato dal 2009 sul dollaro americano, la questione si è maggiormente accesa.

Le mosse di Cameron, premier UK. Cameron, fortemente contrario alla Brexit, oggi ha parlato alla Camera dei Comuni definendo l’uscita dall’Euro come un salto nel buio. Sarà lui l’uomo chiave sul quale potranno contare gli europeisti, britannici e non, sulla permanenza della Gran Bretagna nell’eurozona. Al contrario, il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha dichiarato più volte che voterà a favore dell’uscita. Saranno le mosse di Cameron, quindi, a “condire” le giornate di contrattazione sul mercato valutario, il cosiddetto Forex.
A tal proposito, va detto che la sterlina ha perso complessivamente il 17% negli ultimi 18 mesi nei confronti del dollaro, soprattutto per l’attrazione che il biglietto verde ha perpetrato nei confronti degli investitori, per via degli annunci e successivamente attuazioni dei rialzi d’interesse (seppur graduali). In parole semplici, in tanti hanno venduto sterline e comprato dollari.

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