In questi giorni si è sentito molto parlare dei minute della FED, lasciando leggermente spiazzati sia coloro che seguono la finanza online da tempo, sia molto spiazzati coloro che non sono ancora abbastanza pratici. In questo articolo vedremo sia cosa sono i minute FED, sia cosa hanno detto a proposito dell’ultima riunione della Federal Reserve, ovvero la Banca Centrale statunitense.
Cosa sono i Minute della FED?
Ma quindi cosa sono i minute FED? In questo caso, si tratta di verbali. I minute della FED, o meglio della FOMC (Federal Open Market Committee), una commissione interna della Federal Reserve, sono dei verbali che sintetizzano quanto è stato espresso e deciso nell’ultima riunione (meeting) tenutasi. Per chi volesse consultare le date dei meeting oppure leggersi i verbali della FOMC ufficiali (in inglese), può farlo da questa pagina ufficiale della Federal Reserve.
Si tratta di dati importanti poiché i tassi d’interesse statunitensi hanno ripercussioni sull’intero mondo finanziario. Ad esempio, influiscono sui cambi valutari con il dollaro (come ad esempio il cambio Euro/Dollaro), così come sui prezzi delle materie prime, i quali sono espressi in dollari. Ancora, influisce anche sull’import/export, che comprende anche l’Italia e le società quotate in Borsa che hanno molti rapporti di import o export con gli USA.
Verbali FED pubblicati ieri
Dalla stessa pagina linkata prima si può scaricare il documento ufficiale. La sintesi che riguarda il meeting tenutosi alla fine di gennaio 2017 è che la FED mira ad un rialzo dei tassi d’interesse “quitely soon”, ovvero “abbastanza presto”. Il rialzo del costo del denaro e in particolare del dollaro statunitense, avverrebbe senza dubbio nel caso in cui l’attuale situazione economica restasse stabile o fornisse dei segnali di rafforzamento.
Nelle riunioni precedenti, a partire dalla fine del 2015, la sintesi è che si procede per piccoli passi, ovvero piccoli rialzi, ma più volte in un anno. Fermo restando che l’economia statunitense sia stabile e non ci siano scossoni nell’economia internazionale. Ad esempio, nel 2016 il referendum sulla Brexit è riuscita a frenare un quasi certo rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
Il programma per il 2017, a scanso di eventi “frenanti”, è quello di procedere a due rialzi.
La nostra previsione, da prendere con le dovute precauzioni, è che vi saranno un verso la fine di ciascun semestre, sempre se, come già detto, non accadano altri eventi importanti a livello nazionale o internazionale che possano avere ripercussioni sull’economia statunitense. In tal senso si dovranno tenere in considerazioni le pubblicazioni di dati macroeconomici USA ritenuti particolarmente rilevanti ai fini del rialzo dei tassi, come ad esempio i dati del PIL (insieme a occupazione, inflazione ecc.).